L’Italia è una delle culle dell’arte e, naturalmente, possiede alcuni dei migliori musei del mondo
In questo articolo vi presenteremo una selezione dei 9 musei d’arte più importanti e prestigiosi d’Italia, in modo che possiate sapere in anticipo cosa troverete in ognuno di essi
I 9 migliori musei d’arte in Italia
1- Musei Vaticani
I Musei Vaticani sono i musei pubblici della Città del Vaticano. Vi sono esposte opere dell’immensa collezione accumulata dalla Chiesa cattolica e dal papato nel corso dei secoli, tra cui alcune delle più rinomate sculture romane e i più importanti capolavori dell’arte rinascimentale al mondo. I musei contengono circa 70.000 opere, di cui 20.000 esposte, e attualmente impiegano 640 persone che lavorano in 40 diversi dipartimenti di amministrazione, studio e restauro.
La Cappella Sistina, con il soffitto e la parete dell’altare decorati da Michelangelo, e le Stanze di Raffaello (decorate da Raffaello) si trovano sul percorso di visita dei Musei Vaticani.
Nel 2020, a causa della pandemia COVID-19, i Musei Vaticani sono stati visitati solo da 1.300.000 persone, con un calo dell’81% rispetto al numero di visitatori del 2019, ma comunque sufficiente a posizionare i musei al quarto posto tra i musei d’arte più visitati al mondo.
In totale ci sono 24 gallerie, o sale, e la Cappella Sistina, in particolare, è l’ultima sala visitata all’interno del museo.
La pinacoteca fu ospitata nell’Appartamento Borgia fino a quando Pio XI ordinò la costruzione di un edificio tutto suo. Il nuovo edificio, progettato da Luca Beltrami, fu inaugurato il 27 ottobre 1932:
- Giotto: Trittico di Stefaneschi
- Olivuccio di Ciccarello: Opere di misericordia
- Filippo Lippi: Incoronazione di Marsuppini
- Giovanni Bellini: Pietà
- Melozzo da Forlì: Sisto IV nomina Platina prefetto della Biblioteca Vaticana
- Pietro Perugino: Pala dei Decemviri e Resurrezione di San Francesco al Prato
- Leonardo da Vinci: San Girolamo nel deserto
- Raffaello: Madonna di Foligno, Pala degli Oddi e Trasfigurazione
- Tiziano: La Vergine di Frari
- Antonio da Correggio: Cristo in gloria
- Paolo Veronese: La visione di Sant’Elena
- Caravaggio: La sepoltura di Cristo
- Domenichino, L’ultima comunione di san Girolamo
- Nicolas Poussin, Il martirio di Erasmo
- Jan Matejko: Sobieski a Vienna
La Collezione d’arte religiosa moderna è stata aggiunta nel 1973 e ospita dipinti e sculture di artisti come Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Vincent van Gogh, Paul Gauguin, Marc Chagall, Paul Klee, Salvador Dalí e Pablo Picasso.
2- Galleria degli Uffizi
La Galleria degli Uffizi è un importante museo d’arte situato accanto a Piazza della Signoria, nel centro storico di Firenze, nella regione Toscana. È uno dei più importanti e visitati musei italiani, nonché uno dei più grandi e conosciuti al mondo, e ospita una collezione di opere di inestimabile valore, soprattutto del periodo rinascimentale italiano.
Dopo la scomparsa di Casa Medici, le sue collezioni d’arte furono cedute alla città di Firenze con il famoso Patto di famiglia negoziato da Anna Maria Luisa, l’ultima erede dei Medici
Gli Uffizi sono uno dei primi musei moderni. La galleria era aperta ai visitatori su richiesta fin dal XVI secolo e nel 1765 fu ufficialmente aperta al pubblico, diventando formalmente un museo nel 1865.
Gli Uffizi hanno ricevuto oltre due milioni di visitatori nel 2016, diventando così la galleria d’arte più visitata d’Italia. Tuttavia, i biglietti possono essere acquistati online in anticipo, riducendo notevolmente i tempi di attesa
Il museo è in fase di ristrutturazione per raddoppiare il numero di sale per l’esposizione delle opere d’arte.
A causa della pandemia COVID-19, il museo è rimasto chiuso per 150 giorni nel 2020 e l’affluenza è diminuita del 72%, arrivando a 659.043 persone. Tuttavia, gli Uffizi si sono classificati al 27° posto nella lista dei musei d’arte più visitati al mondo nel 2020. Le opere della collezione della Galleria degli Uffizi possono essere viste in remoto su Google Arts and Culture.
Tra le opere più importanti del museo vi sono:
- Cimabue: Santa Trinita Maestà
- Duccio: Madonna di Rucellai
- Giotto: Madonna di Ognissanti, Polittico di Badia
- Simone Martini: Annunciazione con Santa Margherita e Sant’Ansano
- Ambrogio Lorenzetti: Presentazione al Tempio
- Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi
- Paolo Uccello: La battaglia di San Romano
- Rogier van der Weyden: Lamento di Cristo
- Fra Filippo Lippi: Madonna con Bambino, Incoronazione della Vergine Maria
- Piero della Francesca: Dittico del duca Federico da Montefeltro e della duchessa Battista Sforza di Urbino
- Andrea del Verrocchio: il Battesimo di Cristo
- Hugo van der Goes: Trittico Portinari
- Sandro Botticelli: la Primavera, la Nascita di Venere, l’Adorazione dei Magi del 1475 e altre opere
- Michelangelo: La Sacra Famiglia (Doni Tondo)
- Leonardo da Vinci: L’Annunciazione, L’adorazione dei Magi
- Piero di Cosimo: Perseo che libera Andromeda
- Albrecht Dürer: L’adorazione dei Magi
- Raffaello: Madonna del Cardellino, Ritratto di Leone X
- Tiziano: Flora, Venere di Urbino
- Parmigianino: Madonna del collo lungo
- Caravaggio: Bacco, Sacrificio di Isacco, Medusa
- Artemisia Gentileschi: Giuditta e Oloferne
- Rembrandt: Autoritratto di giovane (attribuzione dubbia), Autoritratto di vecchio, Ritratto di vecchio
La collezione contiene anche alcune sculture antiche, come l’Arrotino, i Due lottatori e il Busto di Severo Giovanni.
3- Galleria dell’Accademia di Firenze
La Galleria dell’Accademia di Firenze, o, è un museo d’arte di Firenze, Italia. È noto soprattutto per aver ospitato la scultura del David di Michelangelo. Il museo possiede anche altre sculture di Michelangelo e una vasta collezione di dipinti di artisti fiorentini, per lo più del periodo 1300-1600 (dal Trecento al tardo Rinascimento).
È più piccolo e più specializzato degli Uffizi, il principale museo d’arte di Firenze. È adiacente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, ma nonostante il nome non ha altri legami con essa.
Nel 2016 ha avuto 1,46 milioni di visitatori, il che lo rende il secondo museo d’arte più visitato in Italia, dopo gli Uffizi (2,02 milioni)
La Galleria dell’Accademia ospita l’originale del David di Michelangelo dal 1873. La scultura è stata presumibilmente spostata all’Accademia per motivi di conservazione, anche se altri fattori hanno influenzato il suo trasferimento dalla precedente collocazione all’aperto in Piazza della Signoria
L’intenzione originaria era quella di creare un“museo di Michelangelo“, con sculture e disegni originali, per celebrare il 400° anniversario della nascita dell’artista
Oggi, la piccola collezione di opere di Michelangelo comprende i quattro Prigioni incompiuti, destinati alla tomba di Papa Giulio II, e una statua incompiuta di San Matteo. Nel 1939 ad essi si aggiunse la Pietà di Palestrina, scoperta nella cappella Barberini di Palestrina, anche se gli esperti ritengono ormai dubbia la sua attribuzione a Michelangelo.
Tra le altre opere in mostra, dipinti fiorentini del XIII e XVI secolo, tra cui opere di Paolo Uccello, Domenico Ghirlandaio, Sandro Botticelli e Andrea del Sarto; e, dell’Alto Rinascimento, il modello originale in gesso a grandezza naturale del Giambologna per il Ratto delle Sabine. Oltre a una serie di dipinti gotici fiorentini, la galleria ospita la collezione di icone russe riunite dai Granduchi della Casa di Lorena, tra cui Leopoldo.
4- Galleria Borghese
La Galleria Borghese è una galleria d’arte di Roma (Italia), situata nell’ex Villa Borghese Pinciana. In origine, l’edificio della galleria era integrato nei giardini, ma oggi i giardini di Villa Borghese sono considerati un’attrazione turistica a sé stante
La Galleria Borghese ospita una parte importante della Collezione Borghese di dipinti, sculture e antichità, voluta dal cardinale Scipione Borghese, nipote di papa Paolo V (1605-1621)
L’edificio fu costruito dall’architetto Flaminio Ponzio, sviluppando gli schizzi dello stesso Scipione Borghese, che lo utilizzò come villa suburbana, una villa di campagna alla periferia di Roma.
Scipione Borghese fu uno dei primi mecenati di Bernini e un avido collezionista di opere di Caravaggio, che è ben rappresentato nella collezione con il Bambino con canestro di frutta, il San Girolamo che scrive, il Bacco malato e altri. Tra gli altri dipinti degni di nota figurano l’Amor sacro e l’Amor profano di Tiziano, La sepoltura di Cristo di Raffaello e opere di Peter Paul Rubens e Federico Barocci.
La Galleria Borghese dispone di venti sale distribuite su due piani.
Ilpiano principale è dedicato principalmente alle antichità classiche dal I al III secolo d.C.(tra cui un famoso mosaico di gladiatori del 320-30 d.C. rinvenuto nel 1834 nella tenuta Borghese di Torrenova, sulla via Casilina alle porte di Roma), e alla scultura classica e neoclassica, come la Venere Vincitrice.
La grande sala principale al piano terra, chiamata Salone, presenta un grande affresco a trompe-l’œil sul soffitto della prima sala, opera dell’artista siciliano Mariano Rossi, che fa un così buon uso dello scorcio da sembrare quasi tridimensionale. L’affresco raffigura Marco Furio Camillo che solleva i Galli dall’assedio del Campidoglio. Le decorazioni a grottesche sono state dipinte da Pietro Rotari e quelle animali da Venceslao Pedro Boemo.
La prima sala del Salone è la Camera di Cerere, con un vaso di marmo raffigurante Edipo e la Sfinge. La seconda sala ha un soffitto affrescato da Francesco Caccianiga con la Caduta di Fetonte. La terza sala ospita l’Apollo e Dafne del Bernini.
5- Bargello
Il Bargello, noto anche come Palazzo del Bargello, Museo Nazionale del Bargello o Palazzo del Popolo, era un’ex caserma e prigione, oggi museo d’arte, a Firenze.
Il Bargello è stato inaugurato come museo nazionale (Museo Nazionale del Bargello) nel 1865 ed espone la più grande collezione italiana di sculture gotiche e rinascimentali (XIV-XVII secolo).
Il museo ospita capolavori di Michelangelo, come il Bacco, il Pitti Tondo (o Madonna con Bambino), il Bruto e il David-Apollo. Il museo ospita anche i capolavori di San Giorgio, il Pescatore di Vincenzo Gemito, il Bacco di Jacopo Sansovino, l’Architettura e il suo Mercurio del Giambologna e molte opere della famiglia Della Robbia
Benvenuto Cellini è rappresentato con il suo busto bronzeo di Cosimo I. Sono presenti alcune opere del periodo barocco, in particolare il Busto di Costanza Bonarelli di Gianlorenzo Bernini, del 1636-7.
Il museo possiede anche una bella collezione di ceramiche (maioliche), tessuti, arazzi, avorio, argento, armature e monete. Conserva il pannello destro del petto dei Franchi, precedentemente perduto. In mostra anche i progetti di Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi per il Sacrificio di Isacco, che vinsero il concorso per la seconda serie di porte del Battistero di Firenze (1401).
Il cortile interno, la scala e il soffitto aperto di Honolulu Hale sono stati modellati sul Bargello.
La Sala islamica del Bargello è stata realizzata nel 1982 da Marco Spallanzani e Giovanni Curatola sotto la direzione di Paola Barocchi e Giovanna Gaeta Bertelà, allora direttrice.
6- Musei Capitolini
I Musei Capitolini sono un gruppo di musei d’arte e archeologici situati nella piazza del Campidoglio, in cima al Campidoglio, a Roma
Le sedi storiche dei musei sono il Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo, che si fronteggiano nella piazza centrale trapezoidale secondo un progetto ideato da Michelangelo nel 1536 e realizzato nell’arco di oltre 400 anni.
La storia del museo risale al 1471, quando Papa Sisto IV donò al popolo romano una collezione di importanti bronzi antichi e li collocò in Campidoglio. Da allora, la collezione del museo è cresciuta fino a comprendere molte statue romane antiche, iscrizioni e altri manufatti; una collezione di arte medievale e rinascimentale; e collezioni di gioielli, monete e altri oggetti.
I musei sono di proprietà e gestiti dal Comune di Roma.
La statua di un cavaliere a cavallo al centro della piazza è dell’imperatore Marco Aurelio. Si tratta di una copia, poiché l’originale si trova al Museo Capitolino.
Aperti al pubblico nel 1734 sotto Clemente XII, i Musei Capitolini sono considerati il primo museo al mondo, inteso come luogo in cui l’arte potesse essere fruita da tutti e non solo dai proprietari.
7- Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, nota anche come La Galleria Nazionale, è una galleria d’arte di Roma, Italia
Fondata nel 1883 su iniziativa dell’allora ministro Guido Baccelli, è dedicata all’arte moderna e contemporanea.
Il museo espone circa 1.100 dipinti e sculture del XIX e XX secolo, di cui possiede la più grande collezione in Italia. Tra gli artisti italiani rappresentati figurano Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Alberto Burri, Antonio Canova, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Amedeo Modigliani, Giacomo Manzù, Vittorio Matteo Corcos e Giorgio Morandi
Il museo possiede anche alcune opere di artisti stranieri, tra cui Braque, Calder, Cézanne, Degas, Duchamp, Giacometti, Kandinsky, Mondrian, Monet, Jackson Pollock, Rodin e Van Gogh.
Il Museo Boncompagni Ludovisi per le arti decorative, il Museo Hendrik C. Andersen, la Raccoltà Manzù e il Museo Mario Praz fanno parte della Galleria Nazionale.
8- Galleria Doria Pamphilj
La Galleria Doria Pamphilj è una grande collezione d’arte situata nel Palazzo Doria Pamphilj a Roma, tra Via del Corso e Via della Gatta.
L’ingresso principale è su Via del Corso (fino a poco tempo fa l’ingresso alla galleria era da Piazza del Collegio Romano). La facciata del palazzo di via del Corso si trova accanto a una chiesa, la chiesa di Santa Maria in via Lata
Come il palazzo, è ancora di proprietà privata della famiglia romana dei principi Doria Pamphili
Le visite alle sale di Stato spesso culminano in concerti di musica barocca e rinascimentale, che rendono omaggio all’ambiente e ai capolavori in esso contenuti.
L’ampia collezione di dipinti, mobili e statue è stata assemblata a partire dal XVI secolo dalle famiglie Doria, Pamphilj, Landi e Aldobrandini, ora unite per matrimonio e discendenza sotto il cognome semplificato Doria Pamphilj. La collezione comprende dipinti e mobili provenienti dal Palazzo Pamphilj di Innocenzo X (in Piazza Navona), che li lasciò in eredità al nipote Camillo Pamphilj.
Il palazzo è cresciuto nel corso dei secoli; è probabilmente il più grande palazzo di Roma rimasto di proprietà privata. La collezione principale è esposta nelle sale di rappresentanza, compresa la cappella con il cadavere mummificato del santo di famiglia. Tuttavia, la maggior parte è esposta in una serie di quattro gallerie dorate e dipinte che circondano un cortile. Un’ampia serie di sale aggiuntive è stata ora convertita in gallerie permanenti ben illuminate, contenenti la maggior parte dell’arte medievale e bizantina della collezione.
9- Collezione Peggy Guggenheim
La Collezione Peggy Guggenheim è un museo d’arte moderna situato sul Canal Grande nel sestiere Dorsoduro di Venezia (Italia)
È unadelle attrazioni più visitate di Venezia. La collezione è ospitata a Palazzo Venier dei Leoni, un palazzo del XVIII secolo che è stato la casa dell’ereditiera americana Peggy Guggenheim per tre decenni
Nel 1951 iniziò a esporre al pubblico la sua collezione privata di arte moderna su base stagionale. Dopo la sua morte, nel 1979, la collezione passò alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, che la aprì tutto l’anno a partire dal 1980.
La collezione comprende opere di importanti futuristi italiani e modernisti americani che operano in generi come il cubismo, il surrealismo e l’espressionismo astratto. Include anche opere scultoree. Nel 2017 Karole Vail, nipote di Peggy Guggenheim, è stata nominata direttrice della collezione, succedendo a Philip Rylands, che ha guidato il museo per 37 anni.
La collezione si basa principalmente sulla collezione personale di Peggy Guggenheim, ex moglie dell’artista Max Ernst e nipote del magnate minerario Solomon R. Guggenheim
La donna collezionò le opere soprattutto tra il 1938 e il 1946, acquistando opere in Europa “in vertiginosa successione” allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, e successivamente negli Stati Uniti, dove scoprì il talento di Jackson Pollock, tra gli altri.
Il museo “ospita un’impressionante selezione di arte moderna“. Il suo ambiente pittoresco e la sua rispettata collezione attirano circa 400.000 visitatori all’anno”, rendendolo“il luogo più visitato di Venezia dopo Palazzo Ducale”
Tra le opere esposte, quelle dei principali futuristi italiani e dei modernisti americani. I pezzi della collezione spaziano tra cubismo, surrealismo ed espressionismo astratto
Durante i 30 anni di residenza di Peggy Guggenheim a Venezia, la sua collezione è stata esposta nella sua casa di Palazzo Venier dei Leoni e in mostre speciali ad Amsterdam (1950), Zurigo (1951), Londra (1964), Stoccolma (1966), Copenhagen (1966), New York (1969) e Parigi (1974).
Tra gli artisti rappresentati nella collezione figurano, per l’Italia, De Chirico (La torre rossa, La nostalgia del poeta) e Severini (Ballerina del mare); per la Francia, Braque (Il clarinetto), Metzinger (Au Vélodrome), Gleizes (Donna con animali), Duchamp (Giovane donna triste sul treno), Léger (Studio di un nudo e Uomini in città), Picabia (Rarissimo quadro sulla terra); dalla Spagna, Dalí (La nascita dei desideri liquidi), Miró (Donna seduta II) e Picasso (Il poeta, Sulla spiaggia); da altri paesi europei, Brâncuși (tra cui una scultura della serie Uccelli nello spazio), Max Ernst (Il bacio, Abito da sposa), Giacometti (Donna macellata, Donna che cammina), Gorky (Senza titolo), Kandinsky (Paesaggio a macchie rosse, n. 2, Croce bianca), Klee (Senza titolo), Klee (Scultura di donna sul treno), Giacometti (Donna macellata, Donna sul treno), Gorky (Senza titolo), Kandinsky (Paesaggio a macchie rosse, n. 2, Croce bianca). 2, Croce bianca), Klee (Giardino magico), Magritte (L’impero della luce) e Mondrian (Composizione n. 1 con grigio e rosso 1938, Composizione con rosso 1939); dagli Stati Uniti, Calder (Arco di petali) e Pollock (Donna luna, Alchimia)
In una sala del museo sono esposti anche i dipinti della figlia di Peggy, Pegeen Vail Guggenhein.
Oltre alla collezione permanente, il museo ospita 26 opere in prestito a lungo termine dalla Collezione Gianni Mattioli, tra cui immagini del Futurismo italiano di artisti come Boccioni (Materia, Dinamismo di un ciclista), Carrà (Dimostrazione interventista), Russolo (La solidità della nebbia) e Severini (Ballerina blu), oltre a opere di Balla, Depero, Rosai, Sironi e Soffici
Nel 2012 il museo ha ricevuto 83 opere dalla Collezione Rudolph e Hannelore Schulhof, che ha una propria galleria all’interno dell’edificio.
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